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L’ANTICA ARTE DEI MERLETTI DI BURANO

Tra il vasto patrimonio artistico e culturale che ci ha lasciato la Repubblica di Venezia, il merletto di Burano è uno dei più interessanti. Nei secoli è riuscita a sviluppare la propria fama, grazie alla bellezza e alla complessità delle creazioni realizzate seguendo una tecnica unica.

LA LEGGENDA

La sua nascita è legata ad una leggenda marinaresca: si narra che un pescatore di Burano, uscito in mare aperto per pescare, udì il canto delle Sirene, irresistibile a qualsiasi uomo. Ciononostante egli, prossimo al matrimonio, riuscì a resistervi. La regina delle Sirene, stupita dalla sua fedeltà nei confronti della futura sposa, gli donò un merletto nato dalla schiuma del mare. La bellezza del dono fu tale che le donne dell’isola decisero di imitarne la trama, iniziando a produrne di simili.

Al di là della sua origine fantastica, la leggenda ci consente di capire il legame tra i merletti ed il mondo dei pescatori. Si presume infatti che l’operosità delle donne di Burano, attive da tempi immemori nella riparazione delle reti da pesca, abbia dato il via a questa produzione.

IL COMMERCIO DEI MERLETTI

Le prime testimonianze del commercio dei merletti risalgono al XV secolo, accompagnate da numerose pubblicazioni di modellari: libri contenenti disegni per merletti e ricami, redatti dai maggiori incisori e tipografi del tempo. In quell’epoca i ricami, applicati all’abbigliamento, erano assai apprezzati dalla nobiltà veneziana, diventando dei veri e propri status symbol da sfoggiare e ostentare.

La figura che più comprese le potenzialità economiche dei merletti di Burano fu Morosina Morosini, consorte del doge Marino Grimani la quale, alla fine del Cinquecento, fondò un laboratorio a Venezia che diede lavoro a 130 merlettaie. Le realizzazioni vennero commerciate in tutta Europa, riscuotendo un grande successo tra la nobiltà europea, come prodotti esclusivi e raffinati.

IL SUCCESSO E LA CRISI DEI MERLETTI

Nel Seicento l’arte dei merletti raggiunse un livello di complessità tecnica inimitabile. Furono introdotti il “punto a rosette” e il “punto controtagliato”, e le realizzazioni spaziavano dalle fantasie botaniche a quelle animali, così come alle infiorescenze in stile indiano. Le merlettaie acquisirono molta notorietà, al punto che Luigi XIV, il Re Sole, chiese alla Serenissima il trasferimento di duecento di loro in Francia. La richiesta fu accolta e le artigiane, trasferitesi, diffusero oltralpe il loro sapere.

Se nel XVII secolo i merletti di Burano raggiunsero l’apice del loro successo, il Settecento vide il loro declino. Con la Rivoluzione Francese, la caduta della nobiltà e la fine della Repubblica di Venezia, questa attività perse tutto il suo valore. I cambiamenti socio-politici che imperversavano in Europa, influenzarono inesorabilmente anche la moda del tempo. A capi di abbigliamento ricchi di pizzi e merletti, tanto amati dai nobili, si passò ad uno stile più sobrio ed essenziale, che decretò la scomparsa dell’antica arte nei decenni a venire.

LA RIVALUTAZIONE DELL’ANTICA ARTE DEI MERLETTI

Solo negli anni ’70 del XIX secolo, grazie all’interesse della contessa Adrianna Zon Marcello e dell’Onorevole Paolo Fabbri, la tradizione dei merletti ritornò alla ribalta. Le due personalità, infatti, ritenevano che insegnare un mestiere alle donne di Burano, isola che in quell’epoca verteva in condizioni economiche precarie, potesse contribuire al loro sostentamento.

Vennero così fondate vere e proprie scuole per merlettaie, finanziate dalla Regina Margherita di Savoia, tra cui la Scuola del Merletto di Burano del 1872. Fu così che l’attività rifiorì ed i merletti, rivalutati, entrarono a far parte della moda umbertina che all’epoca imperversava nel giovane Regno d’Italia.

I MERLETTI OGGI

Persi i volumi di un tempo, oggigiorno la produzione dei merletti si limita all’ambito turistico e, di tanto in tanto, alle richieste di qualche estimatore. Una fitta rete di associazionismo, tuttavia, è attiva nella conservazione di questa antica arte, che ha superato secoli di splendori e periodi avversi, rimanendo uno dei fiori all’occhiello di Venezia. Dal 1981 a Burano è possibile visitare il Museo del Merletto, fondato nell’antica sede della Scuola dei Merletti di Burano.

La nostra Agenzia organizza visite guidate a Burano che prevedono la dimostrazione di una esperta merlettaia, che vi stupirà con la sua capacità tecnica, tramandata da generazione in generazione.

Per maggiori informazioni consultate la scheda del tour!